di Giancarlo Sangalli
Troppe volte i grandi mandarini della pubblica amministrazione hanno bloccato con cavilli burocratici irresponsabili scelte politiche che avrebbero già da tempo consentito di arginare il problema a cui il Senato, con l’approvazione del disegno di legge sui debiti della Pubblica amministrazione, ha posto rimedio.
Si tratta di un provvedimento estremamente importante che sblocca ben 40 miliardi, 4 finanziarie ai tempi della lira, un provvedimento che inciderà nei prossimi anni per circa 1,2 punti sul Pil.
È necessario che questo provvedimento segni una discontinuità in modo da evitare che in futuro il problema si riproponga in questi termini. Servono meccanismi che regolino il rapporto Stato-Regioni-enti locali, come anche un diverso ruolo della Cassa Depositi e prestiti, ma serve soprattutto trasparenza.
Questa operazione che noi oggi presentiamo all’Europa ci pone nelle condizioni di chiedere che facciano tutti altrettanto, a cominciare da Germania e Austria. In ogni caso mai più in futuro le piccole e piccolissime imprese dovranno svolgere il ruolo di ’banca’ per lo Stato.