”Difficile da accettare il giudizio che 75
coltellate efferate, fino alla certezza della morte, non siano
crudeltà. Nel rispetto che si deve sempre alle sentenze, vogliamo
esprimere però una grande preoccupazione per il messaggio terribile
che questo giudizio dei magistrati può generare nell’opinione
pubblica”. Lo affermano le componenti del Pd della commissione
Femminicidio, Cecilia D’Elia, vicepresidente, Sara Ferrari,
capogruppo, le deputate Antonella Forattini e Valentina Ghio e la
senatrice Valeria Valente.
“Lavoriamo molto -aggiungono- per promuovere una nuova cultura del
rispetto degli uomini nei confronti delle donne, per contrastare la
misoginia, l’odio in rete che dilaga, i comportamenti sessisti, il
patriarcato che normalizza quotidiane discriminazioni, ma temo che
questo giudizio faccia un grave danno nella percezione collettiva
della violenza, negando che 75 coltellate siano crudeltà. Siamo sempre
più convinte della necessità della formazione obbligatoria specifica
di chi è chiamato a occuparsi di violenza contro le donne. Lo abbiamo
voluto nella legge del 2023 e sono state ormai pubblicate le linee
guida anche per gli operatori della giustizia. A volte il diritto,
anzi la sua interpretazione rischia di essere contraria al buon senso
e al senso di umanità”.


Ne Parlano