“Nella solenne cornice dell’istituzione parlamentare, Giorgia Meloni ha svolto un intervento molto identitario, ha sfoggiato l’orgoglio della propria parte politica, rivendicando una collocazione netta, una collocazione di destra. Non a caso nella ricostruzione della storia italiana tra tante citazioni, anche di donne, non una parola sulla lotta di liberazione e la Resistenza. Quella di Meloni è una sfida che la sinistra politica deve saper raccogliere. La prima donna presidente del consiglio della storia italiana è un fatto enormemente simbolico, ma Giorgia Meloni lo ha fatto da singola, sa di aver vinto perché profondamente dentro la cultura politica a cui appartiene, quella della destra italiana, una cultura regressiva rispetto ai diritti delle donne. Basta una donna che ce la faccia per competere con gli uomini?”. Così la senatrice Cecilia D’Elia, portavoce della Conferenza delle democratiche e responsabile parità nella segreteria del Pd, nel Filo diretto con gli ascoltatori a Radio Immagina, la web radio del Pd. “Credo che per rompere le regole del gioco, per abbattere le disuguaglianze di genere si debba agire insieme, in modo collettivo. La parola più utilizzata dalla presidente del consiglio in queste comunicazioni è stata libertà, nessun accenno a disuguaglianze non più tollerabili, nessun accenno a politiche redistributive. La domanda è già stata posta: una donna di destra ha rotto il tetto di cristallo, a chi arriverà il conto dei cocci?”, conclude.
Pubblicato il
in Comunicati Stampa, Governo Meloni, Stampa