“Serve uno sforzo di politica alta”. Lo ha detto il sen. Graziano Delrio intervenendo in Aula sulle comunicazioni della presidente del Consiglio in vista del prossimo Consiglio europeo.
“Non c’è nulla che giustifichi quello che ha commesso Hamas -ha proseguito – che non lo ha compiuto a nome del popolo palestinese, lo ha commesso in nome di un nazionalismo religioso pericoloso, prima di tutto per il mondo arabo. Il Mediterraneo deve continuare ad essere il luogo degli incontri tra civiltà. Noi siamo con Israele e il suo diritto ad esistere, ma diciamo anche che tagliare le radici di Hamas è lottare per il diritto ad esistere dello Stato palestinese. Dobbiamo evitare la trappola della vendetta”.
“Per questo chiediamo una tregua umanitaria che permetta di riflettere – ha aggiunto – Chiediamo di avviare un’azione diplomatica forte della Ue, serve una politica estera europea che trasmetta i valori della civiltà occidentale che sono inclusione, umanità e democrazia. Questo è quello che sta mancando: una voce europea nel conflitto. E’ tempo di un realismo di pace, di una democrazia della pace, questo è il ruolo che può giocare l’Italia in Europa e nel mondo”.
“La stessa maturità e consapevolezza dimostrata sul Medio Oriente la presidente del Consiglio la dovrebbe però mettere anche sul fronte dell’immigrazione – ha concluso Delrio – Non abbiamo contestato la sospensione di Schengen, non contestiamo che l’Europa vigili sui suoi confini esterni, però Schengen è un valore dell’Europa, è un motore di sviluppo e le sospensioni devono avvenire in modo attento. Il governo deve decidere da che parte stare in Europa e la soluzione non è costruire muri o confini: l’unica arma efficace è la relazione giusta tra i popoli. Questa è l’arma che dobbiamo mettere in campo”.


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