‘Seves non giochi sulla pelle di cento lavoratori e delle loro famiglie. Le lettere con cui si avviano le procedure di mobilità, con oltre quattro mesi di anticipo sulla scadenza della cassa integrazione, lasciano la spiacevole impressione che, da un lato, ci si voglia liberare dei dipendenti per definire con le banche, senza intralci occupazionali, il passaggio del Gruppo al fondo tedesco Triton e, dall’altro, si accelerino i tempi per evitare che possano essere formulate altre offerte’. Lo ha detto la senatrice fiorentina Rosa Maria Di Giorgi, commentando l’avvio delle procedure di licenziamento per i dipendenti Seves di Firenze.
‘Ho sollecitato – spiega – la risposta del ministro del Lavoro e di quello dello Sviluppo economico a una mia interrogazione sulla vicenda Seves, firmata anche dalle senatrici Valeria Fedeli (Pd) e Alessia Petraglia (Sel), perché è bene che il Governo faccia chiarezza e si attivi per salvaguardare un’eccellenza del Made in Italy. Ci farebbe piacere – conclude Di Giorgi – vedere lo stesso attivismo dimostrato in altre situazioni di attualità e, anche per questo, interverrò in aula a fine seduta per portare a conoscenza del Senato la situazione dello stabilimento fiorentino’.

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