Votando no alla nuova legge regionale sul demanio fanno solo gli interessi degli abusivisti del mare di Roma
‘La regione Lazio ha approvato la nuova legge sul demanio pubblico. Tra le novità più importanti, la norma che prevede che in ogni comune debba esserci il 50 per cento di spiagge libere. Il Movimento 5 Stelle ha votato contro, mantenendo una linea integralista contro le ‘spiagge libere con servizi’. Questo è il modo migliore da un lato per danneggiare i cittadini del Lazio che così non potrebbero contare neanche su un chiosco nel raggio di chilometri e dall’altro per favorire i concessionari delle spiagge a pagamento, che evidentemente per il Movimento 5 Stelle devono essere gli unici depositari dei servizi bar’. Lo afferma il senatore del Pd Stefano Esposito.
‘Quando il Movimento 5 Stelle era in campagna elettorale per l’elezione del presidente del decimo Municipio di Ostia nel 2013 – spiega – ci ha spiegato, con la solita demagogia, che Ostia avrebbe dovuto liberarsi dal ricatto di Assobalneari. Qualche giorno fa, invece, all’oscuro di tutti e senza neanche lo straccio di uno streaming, hanno incontrato il presidente Papagni. Deve esser stato un incontro molto importante perché ieri, inspiegabilmente, i grillini hanno poi deciso di votare contro la nuova legge sul demanio pubblico. E’ davvero un peccato che abbiano scelto l’associazione balneari rispetto ai cittadini romani. A Ostia, il tema della legalità passa soprattutto attraverso le concessioni. Il Partito Democratico fa una battaglia a viso aperto contro quelle associazioni che, per esempio, hanno tutto l’interesse a mantenere chiusi i cancelli delle spiagge, rendendo quel mare inaccessibile ai romani. Il Movimento 5 Stelle invece – conclude Esposito – ha scelto di non stare dalla parte dei cittadini. Sono scelte libere e legittime, ma guai a scambiare il loro voto contrario alla nuova legge con il tentativo di ‘salvaguardare’ l’ambiente, perché a essere ‘salvaguardati’ saranno sono gli interessi di chi che ha cementificato il mare di Roma’.

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