“Leggo che il procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho ha definito alla Camera dei Deputati il giornalismo di Klaus Davi letteralmente un esempio di ‘coraggio’ nonché ‘molto utile per la magistratura’. E per tutta risposta il servizio pubblico gli impedisce, a quanto scrive Libero stamattina, di realizzare altri servizi sul tema ‘ndrangheta per il programma Storie Vere, aggrappandosi a un cavillo contrattuale” lo ha dichiarato il senatore Stefano Esposito del Partito Democratico e membro della commissione Antimafia.
“Cosa ancora più singolare dopo che proprio i servizi realizzati per la Rai sono stati insigniti in varie occasioni, tra cui quella del Premio Livatino. Pur nel rispetto della libertà editoriale, trovo che la scelta sia stravagante. Quale forma più indicata di servizio pubblico puo’ esserci se non quella funzionale all’attività dello Stato contro l’ Antistato? L’antimafia da salotto non serve. Serve quella in prima linea sul campo” conclude l’esponente pd.


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