Grazie Ventimiglia. L’Italia non deve essere lasciata sola
‘Ancora a marzo abbiamo assistito ad una mobilitazione nazionale contro le stragi del Mediterraneo e l’orrore dei morti annegati in cerca di un futuro migliore verso il nostro continente europeo, in fuga da guerre, persecuzioni e situazioni disumane. A Ventimiglia in queste ore è giunto parte del flusso che si trovava a Roma presso la stazione Tiburtina e a Milano presso la stazione Centrale, in quanto dal 26 maggio al 15 giugno il confine con l’Austria assisteva alla sospensione del Trattato di Schengen. Ventimiglia in queste ore è diventata una specie di Lampedusa del Nord, con collegamenti e infrastrutture carenti, che hanno la tendenza a renderla isolata dal resto della Liguria e dal confinante Piemonte, diventando mano a mano una specie di ‘tappo’, accogliendo almeno 80 persone al giorno, che arrivano con i treni da Milano o da Roma. Perchè questa situazione? Il Trattato di Dublino, firmato nel 2008 quando governava il centrodestra – Ministro era proprio Maroni, il quale, insieme al suo segretario Matteo Salvini, ora grida «Tutti a casa», «Padroni a casa nostra», «Non accetteremo più migranti» e minaccia illegittime sanzioni verso i Comuni che rispettano le indicazioni delle prefetture e ricordano che siamo tutti esseri umani – prevede che la richiesta d’asilo da parte del migrante venga fatta nel Paese d’accesso della Comunità europea. E noi siamo diventati la porta d’Europa per questi disperati, che ora affollano la porta d’Italia, Ventimiglia appunto’. Così la senatrice ligure del Pd, Donatella Albano, è intervenuta nell’aula di Palazzo Madama sulla situazione dei migranti a Ventimiglia.
‘Personalmente ho trascorso tre giorni al confine e consiglio a tutti i miei colleghi parlamentari di andare personalmente a vedere, a guardare in faccia i ragazzi, le madri, i padri e i bambini, anche di pochi mesi, i disperati che resistono da tre notti sugli scogli. Con quale coraggio potete dir loro di tornare a casa? Avete mai visto le immagini dei luoghi da cui scappano? No, noi nell’Occidente pacifico non ne possiamo avere un’idea. Forse ce l’hanno i nostri nonni, prima migranti e poi vittime della guerra, ma noi no, purtroppo.
L’Italia non deve essere lasciata sola. Il trattato di Dublino va cambiato. Nessuno di noi può pensare di cavarsela voltando le spalle e di arginare in modo violento e disumano i flussi migratori. Gli slogan che certi leader sventolano, espressione del populismo più bieco, rivelano la loro infondatezza.
Io voglio solo dire grazie Ventimiglia – ha concluso la senatrice democratica – grazie ventimigliesi, per l’esempio di umanità che state dando oggi all’Italia, come prima di voi i siciliani’.

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