Commissione Infortuni sul lavoro a Taranto
“L’obiettivo della commissione è verificare l’applicazione delle misure per garantire la sicurezza nello stabilimento Ilva, analizzando anche l’aspetto delle malattie professionali. Il polo siderurgico, infatti, rappresenta per Taranto e il Sud una risorsa economico-occupazionale che non può essere sacrificata. Allo stesso modo, però, dopo anni di colpevole inazione, non è sacrificabile il tema della sicurezza e della salute. Il nostro obiettivo è produrre un’accelerazione positiva sia sul versante degli incidenti, partendo dall’indagine su quanto avvenuto a giugno, quando è morto l’operaio Alessandro Morricella, sia sul tema delle malattie professionali. Per questo abbiamo chiesto di visitare lo stabilimento, in particolare l’Altoforno 2”.
Così Camilla Fabbri, presidente della Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, oggi a Taranto con una delegazione composta anche dai senatori Daniele Borioli, Giovanni Barozzino e Paola Pelino. La Commissione ha audito, presso la Prefettura, il Prefetto della città Umberto Guidato; il Procuratore della Repubblica Franco Sebastio; il sindaco Ezio Stefano; i commissari straordinari Ilva, Enrico Laghi e Corrado Carrubba; le associazioni e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
“L’impegno – continua Fabbri- è rilanciare la fabbrica, tenendo conto delle difficoltà finanziarie, proseguendo il piano di risanamento e messa in sicurezza, come previsto dalla legge. In questo senso, anche le risorse sequestrate ai Riva, che saranno sbloccate probabilmente entro novembre, potrebbero non bastare. Oltre al buon lavoro che stanno facendo i commissari, serve quindi un investimento economico per coniugare diritto al lavoro e alla salute, dopo decenni in cui questi diritti sono stati opposti l’uno all’altro”.
In occasione della missione, Fabbri ha incontrato anche il segretario della Flai Cgil Puglia, Giuseppe Deleonardis, per rinnovare l’invito a prendere parte, insieme a Stefano Arcuri, marito di Paola Clemente, la bracciante morta a luglio, alle audizioni che si terranno il 13 ottobre, in Senato, in seguito all’apertura di un fascicolo di indagine sul caporalato.

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