‘Nel corso dell’audizione dell’ambasciatore ungherese a Roma Peter Paczolay di fronte al Comitato bicamerale Schengen ho affermato con forza che in Europa e in Italia ci sono esperienze eccellenti nel campo della protezione e dell’accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifiugiati, come quella del Friuli Venezia Giulia, regione che rappresento in Senato, esperienze che possono essere esportate. Ho anche espresso la viva preoccupazione, condivisa da moltissimi colleghi senatori, per gli episodi di repressione attuata della polizia ungherese nei confronti dei migranti, con l’impiego di idranti e di lacrimogeni, e ho ricevuto in merito rassicurazioni rispetto all’apertura di un’inchiesta che faccia luce sulle responsabilità della catena di comando’. Lo dice la senatrice del Pd Laura Fasiolo, componente del comitato Schenghen.
‘L’ambiasciatore ungherese – continua Laura Fasiolo – ha evidenziato la necessità di bilanciare le esigenze di difesa delle frontiere con il principio del rispetto dei diritti umani. Proprio per il forte legame di amicizia e collaborazione che sentiamo tra Italia e Ungheria, è necessario sottolineare come l’ingresso di un paese nell’UE rappresenti il culmine di un percorso in cui vengono assunti impegni solenni di adesione ad una comunità di valori, fondata sullo stato di diritto e sul rispetto dei diritti umani, prima di ogni cosa. E’ chiaro che occorre distinguere tra migranti economici e richiedenti asilo, nell’impossibilità di accogliere tutti, ma chi fugge da situazioni di guerra non può trovare chilometri di filo spinato ad attenderlo, invece che un piatto caldo’.

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