Presentato in Senato un disegno di legge per istituire case famiglie protette e favorire l’accesso dei figli delle detenute madri agli asili nido comunali
Istituire case famiglie protette e predisporre misure per favorire l’accesso dei figli delle detenute madri agli asili nido comunali. E’ quanto si prefigge il disegno di legge con prima firmataria la senatrice del Partito Democratico Emma Fattorini, sottoscritto anche da Luigi Zanda e Rosa Maria Di Giorgi, che ha raccolto consensi bipartisan. ‘Questo ddl – sottolinea la senatrice Fattorini – contiene la relativa copertura finanziaria. I bambini non devono più stare dietro le sbarre. Con questa legge li potremo portare fuori. Case protette nelle quali accogliere i piccoli con le madri, asili nido che riservino un posto per loro e volontari che li possano accompagnare. La nuova legge si muove su questi obiettivi. La condizione dei bambini in carcere è straziante, sia di quelli piccolini che stanno con le mamme, sia di quelli più grandi che vanno in visita ai genitori in carcere. Risolvere il problema è complicato per tante ragioni. È costoso pensare uno spazio ad hoc per loro con i sovraffollamento al limite della violazione dei diritti umani e anche perché, se i bambini non devono stare dietro le sbarre, è bene però stiano con la loro mamma almeno fino a tre anni. Dal 70 al 90% delle carceri italiane non prevede uno spazio per bambini in attesa di colloquio o la possibilità di consumare un pasto con il genitore recluso, di parlare loro al telefono, di usufruire di un orario che ne favorisca l’accesso, per esempio, non sono consentiti i colloqui alla domenica’. ‘Bisogna porre fine a questa situazione odiosa, non si può più rimandare e tamponare con l’aiuto di benefattori, volontari, Caritas e cappellani delle carceri – – conclude Fattorini – Ci auguriamo, visto anche l’impegno della ministra Cancellieri su questo problema, che si riesca finalmente a dare risposte e soluzioni finora negate’.

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