“Portare avanti il Sì vuol dire essere custodi di questo passato per costruire un nuovo progetto politico che metta di nuovo al centro i cittadini. La vera minaccia della democrazia è la distanza crescente delle persone dalla politica che non decide e non fa cose. Questa riforma inizierà a colmare questo divario”. Lo dichiara la senatrice del Pd Emma Fattorini, promotrice dell’iniziativa ‘Da Sturzo al sì al referendum costituzionale’ insieme al comitato civico RomaSì, che oggi ha presentato un manifesto proposto da esponenti della società civile, delle associazioni, da politici e intellettuali, che a partire dal pensiero di Sturzo sulla centralità della società civile, ripercorre le tappe della cultura cattolica democratica e riformista, la stagione referendaria degli anni novanta fino a vedere nel sì al Referendum l’occasione per una maggiore partecipazione e rappresentanza dei corpi intermedi e della società civile nei territori.
“Votare sì al contrario di quello che si afferma è il modo migliore per ridare voce ai cittadini. Le tante, intense voci di questo incontro testimoniano la ricchezza di questa continuità – conclude Fattorini – una vera e propria tradizione che dobbiamo serbare per l’unità e la forza del futuro del nostro Paese”.
Tra le persone firmatarie del documento ci sono molti esponenti della FIM come Marco Bentivogli, delle Acli tra i quali l’ex Presidente, Luigi Bobba, della Cisl Come Mario Pezzanera e diversi dirigenti dell’Elis come Pierluigi Bartolomei e Alberto Natoli. Oltre a personalità come Liliana Cavani , Susanna Tamaro, Alberto Melloni, Massimo De Angelis. Tra i presenti all’iniziativa anche diversi parlamentari firmatari dell’appello. Tra gli altri: Mauro Del Barba, Rosa Di Giorgi, Gian Piero Dalla Zuanna, Stefano Lepri e Anna Maria Parente.


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