Con Susta (Sc) lettera a Saccomanni e Delrio, subito incontro con i Comuni.
‘Più di 60 Sindaci di Comuni della Provincia di Biella ci hanno scritto per sollecitare un incontro col governo: serve un intervento immediato, il default dell’ente provinciale sta mettendo a rischio servizi essenziali come il riscaldamento nelle scuole e l’illuminazione delle gallerie stradali. I ragazzi sono costretti a scuola con il cappotto, in una zona in cui d’inverno la temperatura è sotto zero. Alcune strade provinciali rischiano la chiusura, poi ci sono i problemi relativi ai lavoratori. E’ per questo che io e il Presidente del gruppo di Scelta civica al Senato, Gianluca Susta, abbiamo scritto ai ministri dell’Economia Fabrizio Saccomanni e degli Affari regionali Graziano del Rio per sollecitare un incontro risolutivo con i sindaci e i rappresentanti degli enti locali’. Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero.
‘La Provincia di Biella – spiega Nicoletta Favero – è in una situazione difficilissima. A fronte di un fabbisogno finanziario minimo di 22,7 milioni di euro per adempiere a compiti essenziali, le risorse effettivamente disponibili per il 2014 sono 17 milioni. La spiegazione è nella riduzione delle entrate correnti, che dal 2007 al 2013 sono scese di 10 milioni di euro. Eppure, il default della Provincia non può scaricarsi sulle spalle dei cittadini, con una riduzione di servizi essenziali, peraltro previsti dalla legge, come il riscaldamento nelle scuole secondarie e l’agibilità di strade e gallerie. I sindaci dei Comuni sono in allerta e sollecitano un incontro con il governo, invocando un intervento finanziario dello Stato, nel quadro del principio di sussidiarietà’.
‘La Provincia di Biella – spiega Nicoletta Favero – è in una situazione difficilissima. A fronte di un fabbisogno finanziario minimo di 22,7 milioni di euro per adempiere a compiti essenziali, le risorse effettivamente disponibili per il 2014 sono 17 milioni. La spiegazione è nella riduzione delle entrate correnti, che dal 2007 al 2013 sono scese di 10 milioni di euro. Eppure, il default della Provincia non può scaricarsi sulle spalle dei cittadini, con una riduzione di servizi essenziali, peraltro previsti dalla legge, come il riscaldamento nelle scuole secondarie e l’agibilità di strade e gallerie. I sindaci dei Comuni sono in allerta e sollecitano un incontro con il governo, invocando un intervento finanziario dello Stato, nel quadro del principio di sussidiarietà’.
Roma, 27 gennaio 2014