“Sono tra i 70 senatori che hanno sottoscritto la lettera appello al Presidente dell’Anpi Smuraglia per esprimere un giudizio positivo sulla riforma costituzionale, senza per questo sentirsi in dissenso con i valori e i principi incarnati dall’Associazione dei partigiani. Con la lettera abbiamo chiesto di favorire, all’interno delle sezioni e delle federazioni dell’ANPI, un confronto aperto, a partire da quella che noi riteniamo essere la coerenza della nostra posizione favorevole alla riforma con lo spirito costituente originario e con il carattere progressivo che i costituenti ritennero di assegnare alla nostra Carta fondamentale”. Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero, eletta in Piemonte.
“Abbiamo inviato questa lettera – spiega ancora Favero – perché siamo certi di aver consegnato al giudizio dei cittadini, che si esprimerà con il prossimo referendum, una legge che ha seguito rigorosamente l’iter di riforma costituzionale previsto dall’art. 138 della Carta; non tocca le parti più delicate della Costituzione; interviene sul bicameralismo paritario, sul quale erano emerse riserve già nella stesura del testo originario della Carta, e sul riordino del rapporto tra Stato, Regioni e autonomie locali; attribuisce maggiore certezza agli istituti di democrazia diretta. Come sostenitori dell’Anpi, pensiamo dunque che sia stato un errore schierare l’Associazione per il no – conclude Nicoletta Favero – ma vorremmo che il fronte delle divisioni non si approfondisca, attraverso il confronto aperto”.