E’ bilinguismo lingua italiana/lingua dei segni per completa integrazione, a rischio risorse
‘Garantire la prosecuzione del progetto di bilinguismo ‘Lingua italiana/Lingua dei segni’ portato avanti fin dal 1994 dall’istituto comprensivo di Cossato, in provincia di Biella, per l’integrazione dei bambini sordi nella scuola comune dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado’. Lo chiede la senatrice del Pd Nicoletta Favero, che ha rivolto un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza.
‘Il progetto – spiega Favero nell’interrogazione – è a rischio per la carenza di fondi, anche dovuta alla particolare situazione della Provincia di Biella, commissariata e in dissesto, e della Regione Piemonte, dopo l’annullamento delle lezioni del 2010. In questo stato di emergenza, le risorse messe a disposizione dal Consorzio CRT consentono di pagare gli stipendi agli interpreti della lingua dei segni soltanto fino a marzo. Attualmente il progetto riguarda 17 studenti sordi, di cui 12 nelle scuole dell’obbligo e 5 alle superiori, dei quali 4 iscritti all’Istituto di Istruzione Superiore del Cossatese e della Valle Strona e 1 all’Istituto Professionale Servizi Alberghieri e Ristorazione di Trivero. Si tratta di studenti che hanno appreso precocemente la lingua dei segni come lingua naturale, insieme con studenti udenti che utilizzano la Lis come seconda lingua e che risultano quindi completamente integrati. La mancanza degli interpreti della lingua de segni configurerebbe una lesione del diritto allo studio sancito dalla Costituzione, in particolare per gli studenti iscritti al 5 anno della scuola superiore che vanno incontro all’esame di maturità. Per questo – conclude Favero – chiedo al ministro di intervenire e di dotare l’istituto di Cossato delle risorse necessarie alla prosecuzione del bilingusimo, la cui validità è stata verificata dal Cnr’.

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