“L’omicidio della sedicenne Noemi Durini da parte di un ‘fidanzatino’ violento e per questo denunciato dalla madre di lei è una morte intollerabile, che interroga le nostre coscienze. Perché le leggi contro la violenza di genere ci sono e c’è anche una rete che può intervenire. E in questo specifico caso la ragazza non era sola: un’intera famiglia la difendeva e la madre, consapevole di quel che stava accadendo e anche della sudditanza psicologica della figlia, aveva denunciato l’aggressore. Le indagini chiariranno cosa è avvenuto e cosa le istituzioni non hanno saputo fare per evitare il dramma. Ma intanto è chiaro che il vissuto di violenze di questa ragazzina è stato sottovalutato, come spesso accade. Ed è stato sottovalutato per un solo motivo: perché è necessario che cresca nel Paese, in tutti e in primis tra gli operatori delle forze dell’ordine e della giustizia, la consapevolezza che le donne non vanno toccate e che anche uno schiaffo è troppo. Ora basta, concordo con la ministra Finocchiaro: serve la tolleranza zero. Non nel senso leghista del termine, ma nel senso di alzare finalmente tutte le barriere culturali utili a rendere più tempestivi ed efficaci gli interventi di prevenzione”. Lo scrive su Facebook la senatrice del Pd Nicoletta Favero che aggiunge: “il mio pensiero costante è per la famiglia di Noemi, madre, padre e sorella. Nessuno può capire il loro dolore e tutta l’impotenza che devono aver provato. Ma nessun altro genitore e famigliare dovrebbe più sperimentare una tragedia simile”.
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