‘La possibilità per i Comuni di assimilare alla prima casa, ai fini dell’Imu, le abitazioni concesse in comodato d’uso ai genitori o ai figli è in generale una buona notizia per le famiglie italiane, ma lo è tanto più di più per quelle che vivono condizioni di disabilità e di disagio sociale’. Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero, componente della Commissione Lavoro.
‘Sappiamo – prosegue Nicoletta Favero – che questa modifica al decreto sull’Imu è stata approvata dall’Aula della Camera contro il parere del governo, su iniziale proposta del Pd. Si tratta di una norma molto importante, perché rende giustizia a quanto avviene spesso nelle famiglie italiane, che si accollano le difficoltà delle persone. Nel biellese, ad esempio, abbiamo avuto diverse segnalazioni, tra cui quella di una donna affetta da sclerosi multipla e morbo di Parkinson e di suo figlio che, avendo fatto a cambio di abitazione per questioni di agibilità, si ritrovavano entrambi a pagare l’Imu per inesistenti seconde abitazioni e che per ottenere giustizia avevano addirittura scritto al Presidente Napolitano. Questa vicenda – conclude Nicoletta Favero – ci insegna quanto sia necessario non perdere di vista le situazioni reali dei cittadini per evitare interventi iniqui’.

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