“Sapevo dell’indagine in corso a Biella e anche della gravità della situazione. Ora emerge che i furbetti del cartellino, indagati a vario titolo nel Comune, sono addirittura 33 e certamente ci saranno ulteriori sviluppi. Di fronte a casi come questi è necessario avere il coraggio di perseguire la legalità con trasparenza e fermezza, applicando le nuove norme e sanzioni previste dalla riforma Madia, che possono prevedere fino al licenziamento, anche a tutela dei tantissimi dipendenti che fanno il proprio dovere e con i quali siamo solidali”. Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero, eletta a Biella.
“Il Comune – continua Favero – è l’istituzione più vicina ai cittadini ed è un po’ la casa di tutti, ancora di più che il resto della Pa. Chi lavora per l’amministrazione pubblica deve avere la consapevolezza, da un lato, di svolgere un compito al servizio della collettività e dall’altro di avere un’occupazione che per tanti è un miraggio. I dipendenti di un Comune sono al servizio dei cittadini e se frodano, lo fanno proprio contro i cittadini tutti. Per questo è assolutamente necessario applicare la legge Madia. Bene ha fatto il sindaco di Biella Marco Cavicchioli a rivolgersi alla Procura e a collaborare sempre con l’autorità e le Forze dell’Ordine”.