“I disegni di legge sul riconoscimento della lingua italiana dei segni (LIS), tra i quali quello di cui sono prima firmataria, fanno passi avanti in Senato. Al termine di un’importante serie di audizioni con tutti gli enti e le associazioni coinvolte nella Commissione Affari costituzionali che sta esaminando le diverse proposte, il relatore Francesco Russo (Pd) ha sottolineato come la strada per superare le attuali posizioni divergenti è quella di affiancare all’italiano la lingua italiana dei segni in almeno una sezione nelle scuole, per favorire l’integrazione di bambini sordi e normodotati, seguendo l’esperienza positiva dell’istituto comprensivo di Cossato (Bi). Si tratta di un punto di caduta decisivo, che tra l’altro riconosce tutto il percorso fatto in questa scuola eccezionale presente sul territorio che rappresento”. Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero, eletta a Biella.
“Di fronte alle divergenze – prosegue Favero – che vedono contrapporsi chi vorrebbe il riconoscimento della Lis a chi pensa invece che i bimbi sordi dovrebbero ottenere tutti un impianto cocleare, l’esperienza di Cossato evidenza come lasciare libertà alle famiglie, considerare ogni singolo caso e consentire a tutti i bambini di imparare un’altra lingua, qual è la LIS, è la strada non solo per l’integrazione ma anche per promuovere talenti e competenze. Il relatore in Commissione ha annunciato che si riserva di presentare un nuovo testo, dopo un confronto con il governo e con i colleghi della Camera, per giungere ad un orientamento quanto più possibile condiviso e concludere l’esame del provvedimento in tempi rapidi”.