‘Riaprire i termini del bando di concorso ‘6000 campanili’, in modo che anche i Comuni ingiustamente penalizzati dai black out telematici possano partecipare e che si possa riequilibrare l’inaccettabile sproporzione territoriale nella ripartizione delle risorse’. Lo chiede la senatrice del Pd Nicoletta Favero, che insieme con altri 20 senatori del Pd ha presentato un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro Lupi. ‘Il Progetto ‘6000 campanili’ – spiega Nicoletta Favero – ha avuto un primo finanziamento di 100 milioni all’interno del Decreto del Fare ed è stato rifinanziato con la Legge di Stabilita con ulteriori 50 milioni di euro, ma nella sua applicazione è diventata la più colossale lotteria che i comuni abbiano visto. Nella Provincia di Biella, per esempio, i Comuni sono stati penalizzati da problemi dovuti alla rete telematica, provocando ritardi nell’ invio dell’istanza di finanziamento. I risultati sono evidenti: su 115 vincitori del bando, solo uno appartiene al territorio biellese (0,9% del totale), in confronto, ad esempio, a quanto è avvenuto a Vercelli, dove i comuni assegnatari dei finanziamenti sono 7 (6% del totale). Un dato che appare squilibrato se si considera il numero di comuni sui relativi territori (82 nella provincia di Biella, 86 in quella di Vercelli). Le modalità di attuazione del click day hanno creato diverse disparità, penalizzando chi ha avuto problemi telematici e anche le fusioni di comuni. Per questo – conclude Favero – nell’interrogazione si chiede al Ministro di rivedere i criteri per l’assegnazione dei fondi ai comuni e di riaprire il bando in questione, tenendo conto delle criticità emerse sui problemi di accesso e partecipazione non dovuti alla volontà o alla qualità del progetto dei proponenti’.

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