‘Le risaie biellesi e la loro produzione di eccellenza vanno tutelate dalla caduta dei prezzi e dalla perdita di posti di lavoro. Stiamo parlando di 9 comuni interessati alla produzione e di oltre 5000 ettari di risaie. Per affrontare questo problema ho sottoscritto l’interrogazione parlamentare della senatrice democratica Maria Teresa Bertuzzi rivolta ai ministri dello Sviluppo economico Federica Guidi e delle politiche agricole Maurizio Martina. E a breve, sempre su iniziativa del Pd, la Commissione Agricoltura avvierà una serie di audizione per fare luce sulla crisi del settore risicolo italiano’. Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero.
‘Il piano unilaterale Ue di solidarietà ‘Everything but Arms (Eba- ‘Tutto tranne le armi’) – spiega Nicoletta Favero – ha concesso l’accesso al mercato europeo senza dazi di alcuni prodotti dei Paesi meno sviluppati. Ciò ha comportato, secondo i dati della Commissione UE, che dal 1 settembre 2013 al 30 giugno scorso, le importazioni di riso, in particolare dalla Cambogia, sono aumentate del 60% rispetto all’anno prima, con ripercussioni assai negative sulle imprese italiane. Si tratta di un problema che interessa tutta la zona della Baraggia Piemontese, dove si coltiva il cosiddetto Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP. Con l’interrogazione, abbiamo chiesto al governo un’analisi del calo dei prezzi, tenuto conto anche dell’incremento delle importazioni dei paesi EBA e quali azioni intenda adottare nell’ambito dei programmi nazionali ed europei. Il governo deve assumere una posizione più decisa in Europa, in modo che venga salvaguardato uno dei prodotti d’eccellenza del Piemonte e della Provincia di Biella in particolare. E’ poi necessario mettere mano ad una legge sul commercio del riso, per rendere obbligatoria l’etichettatura e garantire tracciabilità e trasparenza della filiera’.
‘Il piano unilaterale Ue di solidarietà ‘Everything but Arms (Eba- ‘Tutto tranne le armi’) – spiega Nicoletta Favero – ha concesso l’accesso al mercato europeo senza dazi di alcuni prodotti dei Paesi meno sviluppati. Ciò ha comportato, secondo i dati della Commissione UE, che dal 1 settembre 2013 al 30 giugno scorso, le importazioni di riso, in particolare dalla Cambogia, sono aumentate del 60% rispetto all’anno prima, con ripercussioni assai negative sulle imprese italiane. Si tratta di un problema che interessa tutta la zona della Baraggia Piemontese, dove si coltiva il cosiddetto Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP. Con l’interrogazione, abbiamo chiesto al governo un’analisi del calo dei prezzi, tenuto conto anche dell’incremento delle importazioni dei paesi EBA e quali azioni intenda adottare nell’ambito dei programmi nazionali ed europei. Il governo deve assumere una posizione più decisa in Europa, in modo che venga salvaguardato uno dei prodotti d’eccellenza del Piemonte e della Provincia di Biella in particolare. E’ poi necessario mettere mano ad una legge sul commercio del riso, per rendere obbligatoria l’etichettatura e garantire tracciabilità e trasparenza della filiera’.