Contrastare il fenomeno del cyberbullismo, come purtroppo testimoniano anche in questi giorni molti casi di giovani vittime, è ormai un’emergenza. Secondo una ricerca Ipsos, infatti’ 4 minori intervistati su 10 sono testimoni di atti di bullismo online verso coetanei, il 5% dice che è un’esperienza abituale. I social network sono la modalit à d ’ attacco preferita dal cyber bullo (61%), che di solito colpisce la vittima attraverso la diffusione di foto e immagini denigratorie (59%) o tramite la creazione di gruppi “contro” (57%). Per questo motivo mi auguro che sia veloce l’iter del ddl per la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo, che ho sottoscritto e di cui è prima firmataria la senatrice Elena Ferrara, incardinato in Commissione Affari costituzionali in Senato. Esso contempla azioni a carattere preventivo e una strategia di attenzione e tutela ai minori coinvolti, sia in quanto vittime sia in quanto responsabili. Il ddl prevede, tra l’altro, che i post che danneggiano il minore vengano rimossi entro 24 ore su richiesta dei genitori o di chi ha responsabilità del minore e l’istituzione di un tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, al quale partecipano il governo, i garanti competenti, le associazioni impegnate nella tutela dei minori. Ma il punto che reputo di fondamentale importanza è quello che stabilisce l’introduzione di linee guida per la prevenzione e la formazione con lo scopo di promuovere sul territorio azioni integrate di contrasto al cyberbullismo. Sensibilizzare e informare vuol dire educare tante ragazze e ragazzi a un uso consapevole della rete.
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