“Affidare proprietà, scelta delle strategie e dei vertici operativi della Rai a una Fondazione garante dell’autonomia da governo e partiti, del rispetto del contratto di servizio, del compito di tutela e rappresentanza dell’utenza, della gestione efficiente e trasparente delle società controllate e delle risorse che devono essere certe e ben programmate. Questo è il cuore della proposta a mia prima firma che come gruppo del Partito Democratico al Senato abbiamo depositato per una riforma della governance del sistema radio televisivo pubblico” lo scrive la senatrice Valeria Fedeli, capogruppo in commissione di Vigilanza Rai, in un articolo pubblicato su Prima Comunicazione. “Per dare futuro, prospettiva, visione alla Rai come prima azienda culturale del Paese e quindi strategica per l’intero sistema, è fondamentale agire in Parlamento ma anche, parallelamente, avviare un tavolo di confronto ampio, trasversale, inclusivo delle rappresentanze, forze economiche, sociali, culturali, sindacali per condividere, a partire dagli obiettivi comuni, le migliori soluzioni per realizzarli. La Rai – si legge ancora – deve cambiare già da oggi. Le nuove condizioni determinate dall’irrompere del virus nella nostra società ha aumentato, non diminuito, il bisogno e l’urgenza di servizi pubblici di qualità e quindi anche di un servizio pubblico radio televisivo che serva al Paese, di cui si percepisca con nettezza l’essenzialità per la democrazia e la crescita collettiva, che giustifichi il pagamento del canone come strumento e garanzia di diversità del prodotto Rai da quelli delle tv commerciali, che sia davvero un valore irrinunciabile per la convivenza civile, positiva, per la crescita e lo sviluppo del Paese. Questa è la grande sfida e opportunità che abbiamo davanti e che dobbiamo saper cogliere e realizzare”.


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