A marzo il fatturato dell’Industria scende e cede lo 0.9% su febbraio e ben il 7,6% su base annua. Con questo l’Istat ci dice che il dato tendenziale segna un ribasso per il quindicesimo mese consecutivo, il peggiore dall’ottobre 2009. È un dato davvero impressionante! Il calo è maggiore – lo sappiamo ormai da tanto tempo – sul mercato interno (-10,6%), ma anche quello esterno che riporta un segno meno, assai preoccupante. Sono gli ennesimi dati che testimoniano una situazione produttiva gravissima e che insieme a quelli sull’occupazione, specie giovanile, sui consumi e sui redditi, danno la fotografia di un’Italia ancora nel pieno di una recessione che non solo non finisce, ma continua a soffocare e a mettere in gravissime difficoltà famiglie ed imprese. I provvedimenti di venerdì del Governo sono opportuni e vanno nella giusta direzione, in particolare quello sul rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, senza il quale centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori si sarebbero trovati tra poche settimane senza alcun reddito. Ma occorre proseguire speditamente, recuperando mesi e mesi di ritardi ingiustificati e di errori, con interventi e politiche in Italia e in Europa chiaramente finalizzati alla crescita e allo sviluppo. Questa è l’unica strada per uscire dalle secche e dai guai nei quali versa l’economia del nostro paese e per evitare l’acuirsi della situazione sociale già difficilissima per milioni di persone.

Ne Parlano