“L’obiettivo della Rai non può essere la conservazione dello status quo dettato dal governo gialloverde ma il rilancio necessario ad accompagnare il Paese attraverso i cambiamenti che già sono in atto e che sempre di più investiranno la nostra vita sociale, economica, produttiva, culturale. Questa deve essere oggi l’ambizione di un servizio pubblico che punti su qualità, autorevolezza, equilibrio e pluralismo, non la proroga del Cda” così la capogruppo Pd in commissione di Vigilanza Valeria Fedeli. “Da tempo parliamo della necessità per la Rai di investire in modo strutturale su una riorganizzazione che riconosca e includa le competenze femminili a tutti i livelli cominciando da quelli dirigenziali, che superi i gap salariali e di carriera così come i conflitti d’interesse, che valorizzi le proprie risorse interne, il merito dei suoi professionisti e professioniste. Una Rai che costruisca spazi di incontro e racconto nei programmi e nei palinsesti sulle grandi sfide della digitalizzazione, della lotta al digital divide, della sostenibilità ambientale, dell’inclusione e protezione sociale: a questo deve pensare oggi la Rai. Una Rai che parli ai giovani, che si relazioni con il mondo del no profit e della scuola anche attraverso un canale ad hoc, come ho già proposto, e promuova campagne di sensibilizzazione su temi civili, sociali e culturali. Una Rai fortemente centrata sulla sua mission di servizio pubblico e sulla propria identità. Plurale, equilibrata, trasparente sia sul fronte dell’informazione che dell’approfondimento che dell’intrattenimento. Una Rai utile al cambiamento che serve al Paese, capace di affrontare il necessario cambiamento che serve all’azienda a cominciare dai suoi vertici”.
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