“Incrementare e garantire le risorse destinate alla prevenzione e al contrasto alla pratica delle mutilazioni genitali femminili previste dalla legge n.7 del 9 gennaio 2006. Questo l’obiettivo della mozione depositata in Senato e sottoscritta da tutte le senatrici, di maggioranza e opposizione, dell’intergruppo sul contrasto alle mutilazioni genitali femminili, oltre che da senatori e senatrici di tutte le forze di maggioranza, per impegnare il governo contro questa gravissima violazione dei diritti umani finalizzata al controllo maschile sulla sessualità, integrità e dignità femminile, pericolosissima per la salute e spesso mortale che coinvolge nel mondo circa 250 milioni di donne e bambine” lo dichiara la senatrice Valeria Fedeli capogruppo Pd in commissione diritti umani.

“Con il diffondersi della pandemia e l’interruzione dei programmi che aiutano a proteggere le ragazze da questa orribile forma di mutilazione fisica, si stima che potrebbero verificarsi nel prossimo decennio ulteriori 2 milioni di casi. Il confinamento a casa come misura di contrasto alla diffusione del Covid-19, ha infatti portato, come denunciato da diverse organizzazioni internazionali, l’aumento di almeno 1 milione del numero delle bambine nel mondo vittime di tale pratica. Un fenomeno che ha registrato un significativo aumento anche nei Paesi europei da contrastare, quindi, con ulteriore impegno, con finanziamenti, sensibilizzazione, consapevolezza dell’esistenza della pratica e la necessità di parlarne, operando soprattutto con le comunità per trovare anche soluzioni pratiche in applicazione della legge e prevedendo ulteriori attività di formazione per tutto il personale socio sanitario al fine di impedire qualunque forma di recrudescenza sul territorio nazionale di una delle peggiori violazione dei diritti umani delle donne e bambine”.

 


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