La Camera ha da poco votato una mozione per il riconoscimento del genocidio del popolo Yazida, la popolazione residente al confine tra l’Iraq e la Siria divenuta oggetto di persecuzioni, abusi e violenze da parte dei guerriglieri dell’Isis.
“Sono contenta che la Camera abbia votato la mozione, del tutto in linea con quella presentata al Senato il 18 maggio, che ho firmato e sostenuto dopo aver incontrato Nadia Murad giovane azida e attivista per i diritti umani, sopravvissuta alla prigionia dell’IS, il cui primo firmatario è il Capogruppo del PD Zanda” , così Valeria Fedeli, Vice Presidente del Senato.
La mozione, facendo riferimento alla risoluzione 260 del 1948, con la quale l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio, definito come ciascuno degli atti commessi con “l’intenzione di distruggere in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”, impegna il Governo “a promuovere nelle competenti sedi internazionali ogni iniziativa volta al formale riconoscimento del genocidio del popolo yazida; ad adoperarsi, d’intesa con gli altri paesi dell’Unione europea, nel quadro degli strumenti a disposizione della comunità internazionale in seno all’Organizzazione delle Nazioni Unite, per far cessare ogni violenza nei confronti del popolo yazida; a realizzare corridoi umanitari per favorire l’arrivo di aiuti internazionali a sostegno della popolazione civile colpita dalle violenze; a soccorrere attraverso specifiche iniziative di assistenza umanitaria e sanitaria le vittime della violenza”.


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