“Ricordare le 174 vittime dell’eccidio nazifascista del Padule di Fucecchio del 23 agosto del 1944 significa far vivere la memoria attiva di una delle date iscritte nel calendario civico del nostro Paese” lo dichiara la senatrice Pd Valeria Fedeli che domani sarà presente a Ponte Buggianese per la cerimonia pubblica con i sindaci e i rappresentanti di tutti i comuni dell’area.
“Un massacro compiuto in modo indistinto e indiscriminato, un crimine di guerra – prosegue la senatrice dem – una strage tra le più gravi tra quelle, tante, avvenute in Toscana.
Come è stato possibile tutto ciò. E’ questa la domanda che ancora oggi ci assilla e ci obbliga a scavare alle radici del male e a riflettere sulle condizioni che lo hanno accompagnato, giustificato, amplificato perché non accada mai più.
Ieri, come oggi e come sempre c’è un dovere, che è di tutti, delle istituzioni, della scuola, dei cittadini e le cittadine, un dovere di memoria costante e attiva, che non deve diventare retorica. Memoria e impegno contro l’indifferenza che avvelena la convivenza civile, anche oggi, che genera violenza, odio, intolleranza, soprusi.
Un impegno che in questi ultimi anni ha trovato anche una concreta declinazione nell’adesione da parte di tanti comuni, enti, cittadini all’Anagrafe antifascista di Sant’Anna di Stazzema.
Un’Anagrafe che rappresenta una comunità virtuale di valori che devono essere anticorpi a quei simboli, parole, atteggiamenti, gesti ed ideologie di intolleranza, discriminazione, violenza verbale che purtroppo continuano ad affacciarsi anche oggi e che invece dovrebbero appartenere al passato.
Accoglienza, generosità, altruismo, solidarietà, inclusione, rispetto delle differenze, della vita e della dignità umana: questi sono i valori scritti nella nostra storia e quotidianità. Valori scritti – ben scritti – nella Costituzione; in modo chiaro, inequivocabile, irrinunciabile. Valori che dobbiamo far vivere oggi e domani perché il rispetto della vita, della libertà, della democrazia, della Costituzione siano e restino priorità assolute del nostro vivere comune”.


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