‘La relazione di Maria Pia Mannino, Responsabile Nazionale Politiche di genere della Uil, durante l’Assemblea nazionale delle donne Uil cui ho partecipato questa mattina, è una fotografia della mancanza di rappresentanza femminile all’interno del sindacato’. Lo dichiara la Vice presidente del Senato Valeria Fedeli. ‘E’ stata un’assemblea molto partecipata, la cui collocazione ad apertura dell’iter del congresso, che si svolgerà a novembre, è il segno dell’inizio di un cambiamento a vantaggio di tutta Uil, e che dunque va sostenuto’. ‘Sempre più spesso studi e ricerche a livello nazionale, europeo, di istituzioni ci dicono che persiste una profonda diseguaglianza all’interno della società a causa del l’incapacità di riconoscere e valorizzare le differenze di genere . Tale valorizzazione della forza delle donne, dalla maternità, al lavoro, alla presenza nelle istituzioni deve essere al centro di ogni prospettiva di riforma del lavoro e di crescita’ prosegue Fedeli. Il superamento di questa diseguaglianza è la condizione per il cambiamento. Più donne al lavoro vuol dire miglioramento dello stato di salute dell’ economia nazionale. E’ necessario perciò individuare modalità di soluzione investendo sul welfare, un welfare rinnovato che tutela le persone e le persone che lavorano, ad esempio agendo su servizi e conciliazione e condivisione dei tempi privati e di lavoro. Ma questa battaglia va affrontata uomini e donne insieme – tenendo sempre fermo il concetto di uguaglianza nella differenza- per lavorare tutti insieme nell’interesse del paese. Questo è un anno di cambiamento che ciascuno deve perseguire nei propri ambiti e con le proprie responsabilità per il superamento delle diseguaglianze di genere. Bisogna costruire giorno per giorno azioni concrete dandoci appuntamento nel 2015, a vent’anni dalla piattaforma di Pechino, per fare il punto su cosa abbiamo realmente realizzato.’

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