‘La ministra dell’Istruzione Stefania Giannini, a proposito dello scandalo del doppio menù differenziato per reddito nelle mense scolastiche di Pomezia, previsto nel bando voluto dalla giunta comunale a cinque stelle, afferma di non riscontrare forme di discriminazione e difende l’ ‘autonomia scolastica’. Conoscendo bene la Ministra sono certa che si è trattato di un fraintendimento: la competenza sui menù non è delle singole scuole ma del Comune e inoltre parlare di autonomia non vuol dire voler differenziare la cultura, la conoscenza, l’educazione alimentare e la socialità in base al reddito dei genitori. Altrimenti di questo passo si finirebbe per creare classi separate per i bambini e le bambine a seconda delle possibilità economiche. Bisognerebbe prestare maggiore attenzione agli episodi di discriminazione e difendere con maggiore forza la funzione della scuola nel far crescere bambine e bambini nella piena condivisione dei valori di uguaglianza e nel pieno rispetto di pari diritti di cittadinanza per tutte e tutti, in particolare nella fascia di età della scuola dell’obbligo’. Lo dichiara la Vice presidente del Senato Valeria Fedeli.

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