‘Il viceministro all’Economia Enrico Morando oggi, durante il convegno ‘Promoting gender balance in decision making’ organizzato dal Dipartimento delle pari opportunità nell’ambito del semestre europeo a presidenza italiana, ha sottolineato come il ruolo delle politiche volte a valorizzare l’occupazione femminile siano state sottovalutate con il rischio di allontanare l’obiettivo della crescita’. Lo dichiara la Vice presidente del Senato Valeria Fedeli. ‘Sono da sempre convinta che il basso tasso di lavoro femminile sia uno dei principali fattori che frenano la crescita, sia in termini quantitativi che qualitativi. Valorizzare il capitale femminile vuol dire farne sempre più una leva per il rilancio dell’economia del paese , vuol dire utilizzare anche le competenze delle donne per la produzione del benessere economico e sociale. Condivido, dunque, le parole di Morando e proprio per questo credo che il governo debba proporre politiche concrete per migliorare le effettive condizioni di vita e di lavoro delle donne anche dal punto di vista della qualità’ prosegue Fedeli. ‘Recentemente il rapporto Bes, realizzato da Cnel e Istat, ha sottolineato la crescente difficoltà delle donne con figli piccoli sul lavoro testimoniata dalla crescita del divario tra il tasso di occupazione delle madri di bambini in età prescolare e quello delle donne senza figli (nel 2013 rispettivamente 54,6% e 72,6% i tassi per le donne 25-49enni). Problemi che vanno affrontati attraverso politiche adeguate per rendere effettive le scelte di cambiamento intraprese dal governo finora, politiche orientate al miglioramento del l’accesso al lavoro e alla facilitazione dei percorsi di carriera, all’apertura a forme di flessibilità contrattuale per facilitare e valorizzare le scelte di maternità, all’incremento dei servizi alla persona e alla riforma del welfare oltre a una condivisione vera dei compiti familiari. Insomma n uove politiche che creino il presupposto per il rilancio del sistema paese con più più opportunità e più benessere per tutti’.
