”La Procura di Siracusa ha scoperto una
possibile maxi-truffa da 13 milioni di euro a spese dello Stato.
L’ennesimo cortocircuito su cui l’amministrazione di centrodestra ha
evitato di porsi troppe domande. Quelle giuste”: così Antonio Nicita,
senatore PD e candidato alle europee nelle Isole riferendosi alla
ipotesi di frode che ad oggi ha coinvolto il complesso ‘Ex distilleria
San Paolo della Croce’: un resort di ben 118 camere, spacciate a
quanto si apprende per condomini ristrutturati per attingere al
Superbonus 110%.
”Da quanto apprendiamo, dopo un controllo di routine, i finanzieri si
sono ritrovati davanti a un vero e proprio hotel, con tanto di
ristorante e centro benessere. Nessun condominio da suddividere in
unità abitative, solo stanze e mini appartamenti di lusso”, ha
spiegato Nicita, riferendosi alla struttura sequestrata dai finanzieri
del valore di 8 milioni di euro a fronte dei diecimila euro spesi dai
coniugi indagati per acquistare il piccolo rudere e l’annesso terreno
agricolo, situati al confine fra Noto e Siracusa. L’episodio ha acceso
i riflettori anche sull’affidamento in comodato d’uso dell’ex convento
San Domenico alla no profit Alba Nuova.
”Chiediamo chiarimenti urgenti in merito alla decisione di dare in
comodato l’immobile a una misteriosa associazione no profit lombarda
con sede amministrativa nel lodigiano, del tutto priva di tracce sul
web. Nonché l’unica ad aver partecipato alla gara pubblica. Ma sono
stati confermati dalla notizia del maxi sequestro di Noto, in cui
risulterebbe indagato proprio il rappresentante legale di Alba
Nuova”, ha spiegato Nicita. ”Adesso è importante chiarire chi e
perché ha reso possibile questo raggiro e quale sarà il destino delle
due strutture dell’immenso valore storico e culturale”, ha concluso
il candidato PD alle europee ricordando: ”Il Superbonus è stato uno
strumento importantissimo nella ripresa post-Covid, non vigilare sulle
possibili truffe è un compito e una responsabilità delle
amministrazioni locali e del governo che, come dimostrano questi
ennesimi casi di omesso controllo, sembrano più propensi a lavarsene
le mani”, ha concluso.


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