‘L’incontro di oggi è stata un’occasione importante per ribadire l’amicizia e il sostegno al popolo saharawi attraverso i suoi piccoli ambasciatori di pace e per chiedere un impegno a Governo e comunità internazionale a sbloccare il processo di pace e il rispetto dei diritti umani ‘.
Così il senatore del Partito democratico Stefano Vaccari, presidente dell’Intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo saharawi ha commentato l’iniziativa di oggi al Senato, inserita nell’ambito del programma della rete di solidarietà che, grazie a decine di Comuni e associazioni sparsi in tutto il Paese e in collaborazione con la Repubblica Araba Saharawi Democratica e la Rappresentanza del Fronte Polisario in Italia, organizza il soggiorno estivo per i piccoli che vivono nei campi profughi nel deserto algerino, nei pressi di Tindouf.
‘I civili Sahrawi, nel territorio non autonomo del Sahara occidentale, sono privati dei diritti più elementari (di associazione, di manifestazione, di espressione) e la repressione nei loro confronti continua da tempo, per questo con la mozione n. 129 approvata in Senato in questa legislatura abbiamo agito proprio per impegnare il nostro governo su obiettivi prioritari come la ricerca di una soluzione negoziale del conflitto nel Sahara occidentale, lo stanziamento di fondi per gli aiuti umanitari per la popolazione Sahrawi rifugiata nei campi di Tindouf, e l’adozione, con i partner europei e con le istituzioni comunitarie, di ogni iniziativa utile sul piano diplomatico per favorire il riconoscimento della libertà di accesso e di circolazione in Sahara occidentale di osservatori internazionali indipendenti, delle organizzazioni umanitarie, della stampa’.

‘È un fatto molto positivo – è stato sottolineato durante l’incontro – che anche oggi il Senato abbia accolto questa iniziativa di sensibilizzazione, credo sia fondamentale che la vicinanza al popolo Saharawi venga esercitata anche con l’accoglienza e con esperienze di soggiorno per bambine e bambini che vivono nei campi profughi nel deserto algerino, perché anche così si tutelano i minori dalle disuguaglianze, dall’emarginazione sociale, dalle discriminazioni, dalle violenze, e si garantisce un futuro a un popolo che ha subìto gravi violazioni dei diritti umani’.

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