‘Il voto di oggi in Senato, che definisce una regola in materia di parità tra donne e uomini per le elezioni europee, lo ritengo un passo utile per introdurre un meccanismo per il riequilibrio di genere nel sistema di elezione dei componenti del Parlamento europeo. La scelta votata oggi prevede una norma ‘transitoria’ per le prossime elezioni di maggio per il 2014, secondo la quale nel caso di tre preferenze espresse queste devono riguardare candidati di sesso diverso pena l’annullamento della terza. La proposta prevede inoltre, a partire dal 2019, la presenza paritaria nelle liste, l’alternanza nel ruolo di capolista e la preferenza di genere con seconda e terza preferenza annullate se il principio non viene rispettato’. Lo dichiara la Vice presidente del Senato Valeria Fedeli. ‘Il ddl presentato originariamente, di cui ero prima firmataria, prevedeva parità di genere al 50 per cento e la doppia preferenza di genere sin dalle prossime elezioni. Purtroppo, anche dopo quanto avvenuto alla Camera, nonostante la compattezza al Senato del partito democratico, non si sono realizzate le condizioni per avere la maggioranza dei voti a favore della proposta della relatrice Lo Moro in aula’ prosegue Fedeli ‘in queste condizioni e per non subire una nuova sconfitta che avrebbe rischiato di chiudere definitivamente la possibilità di raggiungere l’obiettivo, a mio parere, la mediazione raggiunta rappresenta comunque un risultato poiché sancisce per legge un diritto che nelle norme per le elezioni europee non era finora riconosciuto’. E conclude: ‘Esso ci darà anche l’opportunità per cercare di ottenere una legge elettorale non discriminatoria anche quando l’Italicum, la cui bocciatura alla Camera, è stata una sconfitta per il paese, approderà a palazzo Madama. Leggi elettorali paritarie tra donne e uomini sono un modo per scegliere l’innovazione culturale e di sistema, per dare forza e concretezza alle speranze di cambiamento. Un cambiamento di cui oggi il Senato ha scelto di provare ad essere protagonista ‘ .

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