di Franco Mirabelli
Il decreto sull’emergenza abitativa che abbiamo approvato al Senato è un segnale concreto di cambiamento. Si tratta di un provvedimento innovativo che dà risposte concrete al dramma sociale di chi è senza casa.
Per la prima volta dopo oltre 15 anni, si mettono in campo politiche pubbliche per l`abitare che guardano al futuro e si decidono una serie di interventi, con la consapevolezza che la risposta garantita fino al 1998 dalla costruzione dei grandi quartieri popolari con i fondi Gescal non è più proponibile. Innanzitutto, con questa legge si investono risorse pubbliche significative su tre filoni di intervento.
Primo: si rifinanziano il Fondo a sostegno degli affitti e il Fondo per la morosità incolpevole, che diventa permanente proprio per consentire a Regioni e Comuni non solo di sostenere economicamente le famiglie, ma soprattutto di favorire soluzioni abitative sostenibili.
Secondo, vengono stanziati oltre 500 milioni nel 2014 con l`obbligo di utilizzarli subito per ristrutturare le migliaia di alloggi pubblici vuoti (perché bisognosi di interventi che Comuni e Iacp non possono affrontare), in modo che possano essere assegnati a chi ne ha bisogno.
Terzo, si interviene sul tema delle vendite degli appartamenti pubblici, garantendo che possano essere ceduti solo agli inquilini e che tutti i profitti siano spesi per realizzare nuova edilizia sociale e non per fare cassa.
Si finanzia con oltre cento milioni un fondo per abbattere di almeno un punto percentuale i mutui accesi dalle famiglie per questa finalità. Accanto a questi interventi si incentiva, per la prima volta in modo significativo in un Paese in cui quando si pensa alla casa si pensa solo alla proprietà, l`affitto a canoni accessibili per le famiglie.
L`abbattimento della cedolare secca dal 15 al 10% per chi affitta a canone concordato va in questa direzione, rende conveniente la locazione ed è un invito ai proprietari a non lasciare sfitti gli appartamenti. Inoltre si interviene sul tema dell`abusivismo per affermare un principio di legalità e giustizia.
Chi occupa abusivamente toglie un diritto al legittimo proprietario dell`appartamento o a chi, nel pubblico, è in lista di attesa e si vede scavalcato da chi non rispetta le regole e le leggi.
Tutto questo da il senso di una normativa che avrà effetti importanti e concreti e che soprattutto dà valore al lavoro di questo governo e di questo Parlamento.