‘La Consulta ha confermato oggi quello che diciamo fin dai tempi dell’approvazione, e cioè che la legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita, con tutte le sue imposizioni e i suoi divieti in profondo conflitto con i principi e i diritti stabiliti dalla Costituzione, è una normativa arretrata e inadeguata allo scopo per cui è nata. Di fatto, ha finito con l’ostacolare più che favorire il ricorso alle tecniche di procreazione e ha creato sperequazioni profonde tra cittadini e tra coppie di serie A e di serie B, tra chi aveva diritto di accesso alle cure e chi no, spingendosi a normare persino i comportamenti e le scelte più personali. Era quasi scontato che la Consulta e i tribunali ne smontassero l’impianto. Ora è venuto il momento di ridare la parola al legislatore, che deve assumersi la responsabilità di una legge più saggia e liberale, al passo con il quadro normativo europeo’. Lo dice la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali.

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