In questi giorni mio ddl per mattarellum corretto
‘In questi giorni mio ddl per mattarellum corretto’. Intervista di Anna Finocchiaro a Repubblica Il suo nuovo ddl sulla legge elettorale? “È già pronto per il deposito”. La caratteristica più importante? ”Restituire la libertà di scelta agli elettori, tendere a garantire la governabilità del Paese, riequilibrare la rappresentanza”. Cadrà davvero il porcellum? “C’è il rischio che resti il mero involucro, ma io mi auguro che venga abrogato. E’ una promessa che abbiamo fatto ai cittadini”. La Democrat Anna Finocchiaro, al vertice della commissione Affari costituzionali del Senato, in una intervista a Repubblica, di una cosa è certa: “Dobbiamo cambiare la legge prima della Consulta’. ‘Siamo di fronte – continua la Finocchiaro – a tre emergenze: costituzionale, come si desume anche dall’ordinanza della Cassazione, politica e istituzionale. Se, malauguratamente, si dovesse tornare a votare prima di approvare le riforme e una legge elettorale conseguente, ci troveremmo a farlo con il porcellum o con un testo modificato dalla Consulta, misurato sui profili di incostituzionalità, piuttosto che sull’esigenza di dare agli elettori uno strumento efficace per garantire la governabilità del Paese”. ‘Il mio ddl sul ritorno ad un ‘mattarellum’ corretto sta per essere depositato. Allo stato, la mia sarebbe l’unica iniziativa già definita, e quindi un modo per aprire il dibattito. È una legge transitoria in vista di quella post riforme. Contiene norme per il riequilibrio della rappresentanza anche nei collegi. Elimina lo scorporo per rendere l’effetto più maggioritario. Restituisce agli elettori il diritto di scelta e quindi li responsabilizza rispetto alla futura governabilità. Favorisce le scelte di coalizione già in fase pre-elettorale, il premio viene attribuito a chi raggiunge il 40%, ma con un sistema che garantisce una tendenziale omogeneità di maggioranza in entrambe le Camere. Io resto convinta che questa sia una soluzione migliore rispetto al ritocco del porcellum. Sulle correzioni del quale dico quello che penso: questa soluzione, nel mutato quadro politico, rischia di consegnare all’ingovernabilità o necessariamente alle larghe coalizioni il governo del Paese. Preferisco la mia soluzione’. ‘Certo alcune delle critiche che si fanno al porcellum – violazione del voto diretto e premio abnorme – possono essere risolte anche con la soluzione Quagliariello. Ma il testo, anche così riformato, non sarebbe utile a creare le condizioni per la governabilità del Paese e a sollecitare la responsabilità degli elettori. E questo, al di là del fatto simbolico di avversione al porcellum, che in politica conta. Io mi auguro che le forze politiche riescano a cambiare la legge elettorale prima della Consulta. E mi auguro anche – conclude la senatrice del Pd – che si avverta in Parlamento non solo l’eco del monito di Napolitano sull’incapacità di dare una nuova legge elettorale al Paese, ma anche il fatto che la Corte si pronunzierà grazie all’intelligenza e alla determinazione di un cittadino, l’avvocato Bozzi, e grazie ai giudici della Cassazione che hanno scritto un’ordinanza che ci rassicura sulla qualità e responsabilità costituzionale della giurisdizione italiana”.

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