‘Si è partiti con un trionfalistico annuncio da Palazzo Chigi con il famoso tweet ‘Fuori i partiti dalla Rai’ e si è arrivati, nonostante l’impegno e la disponibilità all’ascolto dei relatori e del viceministro Giacomelli, a una semplice manutenzione della legge Gasparri. Non si è, infatti, voluto scegliere di percorrere la via innovativa e autenticamente riformista dell’introduzione del sistema duale. Un modello di governance che avrebbe consentito la netta separazione tra il potere di indirizzo e di controllo, in particolare del servizio pubblico, affidato a un Consiglio di Sorveglianza, e la gestione ordinaria dell’azienda Rai assegnata ad un Consiglio di gestione (nominato dal Consiglio di Sorveglianza) con un Amministratore Delegato con pieni poteri. E’ sperabile che si possa ancora almeno correggere la fonte di nomina dell’Ad, accogliendo un emendamento a mia prima firma che propone che sia il consiglio d’amministrazione a scegliere l’amministratore delegato in piena autonomia e a non essere invece costretto semplicemente a prendere atto dell’indicazione del Governo: un sistema di nomina usato in quasi tutte le aziende radiotelevisive pubbliche in Europa, mentre l’Ad di nomina governativa c’è solamente in Bulgaria’. Lo ha detto intervenendo in aula sulla Riforma della Rai il senatore Federico Fornaro, componente della commissione di vigilanza Rai.
Pubblicato il
in Commissione Bicamerale Vigilanza Rai, Comunicati Stampa