Il governo intervenga immediatamente per evitare le morti nei campi di pomodoro e nei vigneti. Siamo al terzo lavoratore morto in Puglia e ‘bisogna verificare che siano rispettati gli accordi territoriali esistenti che prevedono l’introduzione di presidi medici di primo intervento, pause dal lavoro e momenti di refrigerio’. Lo chiede la senatrice del Pd Maria Grazia Gatti ai ministri del Lavoro Poletti e delle Politiche agricole Martina, con una interrogazione urgente sottoscritta da moltissimi parlamentari del Pd.
‘Le condizione in cui vive la maggioranza dei braccianti agricoli è disumana e di estrema precarietà – sottolinea la parlamentare – basti pensare che l’orario va dall’alba al tramonto, il guadagno non supera le 6 euro l’ora e spesso vige il cottimo. Bisogna rafforzare i controlli per verificare la regolarità del lavoro, sia sotto il profilo della corretta stipula dei contratti e della erogazione del salario sia sotto quello delle condizioni igienico-sanitarie, affinché vengano combattute e prevenute le forme di caporalato tutt’oggi esistenti nel nostro Paese’.
‘Nuove norme per il contrasto al caporalato sono già presenti nell’art. 30 del collegato agricoltura approvato al Senato il 13 maggio scorso e giacente alla Camera. Nell art 30 si prevedono le modalità per la realizzazione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità, riconosciuta anche dai sindacati del settore come strumento importantissimo per la lotta al lavoro nero e il contrasto al caporalato in agricoltura. Si potrebbe fare un decreto’, conclude la senatrice Gatti.