‘Finalmente si è data risposta all’esigenza di dare compimento ad un percorso di definizione della responsabilità civile dei magistrati contemperando diversi valori costituzionali come la responsabilità diretta dei pubblici dipendenti e la peculiarità della funzione dell’esercizio della giurisdizione, per cui il magistrato è soggetto solo alla legge’. Lo ha detto la sen. Nadia Ginetti intervenendo in aula in dichiarazione di voto per il Pd sul ddl sullla responsabilità civile dei magistrati. ‘Il provvedimento – ha aggiunto – costituisce un risultato politico importante nel quadro di una riforma più generale che voglia rendere più efficiente il nostro sistema della giustizia dopo anni di discussione. La legge poi sana una infrazione europea a seguito di una sentenza della Corte di giustizia del 2011 che ha condannato l’Italia per violazione degli obblighi di adeguamento dell’ordinamento interno al principio generale di responsabilità degli stati membri dell’Unione europea. Stiamo finalmente allineando l’Italia agli ordinamenti degli altri Paesi europei, riacquistando così, un ulteriore fetta di credibilità in Europa’. ‘Era importante – ha concluso Ginetti – superare la percezione che l’indipendenza della magistratura equivalesse ad una sorta di immunità in un contesto in cui i sentimenti anti-Stato rischiano di minare quel rapporto di consapevole fiducia che deve legare il cittadino e le istituzioni. Rimane aperta, in un più ampio intento riformatore, la questione della tempestività della nostra giustizia, con la questione dei tempi della prescrizione e dell’ingorgo di procedimenti pendenti in attesa. Il governo, anche attraverso questo provvedimento che approviamo, dimostra di volersi fare carico di un tema, quello della giustizia giusta ed efficiente, che è fondamento e garanzia di una democrazia moderna’.

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