“Perché nell’ultima settimana di novembre c’è stata un’accelerazione dei lavori sul ddl Calderoli sull’Autonomia differenziata? La risposta è semplice: perché il 15 novembre 2023 è stato trasmesso al Senato il ddl costituzionale sul Premierato, con cui il governo propone di eleggere direttamente il Presidente del Consiglio, marginalizzare il ruolo e la funzione del Parlamento e del Presidente della Repubblica e in breve ridurre la democrazia alla scelta del capo. Si è consumato uno scambio tra le due riforme, tra la Lega e FDI e la Lega, sull’autonomia differenziata, ha avuto la meglio. Uno scambio al ribasso, che farà crescere le divisioni e la conflittualità nel Paese e impoverirà l’Italia intera”. Lo ha detto il senatore Andrea Giorgis, capogruppo Pd nella Commissione Affari costituzionali, nella dichiarazione di voto sull’Autonomia differenziata.

“Questo ddl – ha spiegato Giorgis – è stato collegato alla legge finanziaria per contingentare i tempi di discussione e per far scattare la tagliola dell’articolo 81, perché tutto fosse a invarianza di bilancio. Se anche il ministro Calderoli ritiene che sarebbe irragionevole attribuire a una o più Regioni la competenza legislativa esclusiva sulle ‘norme generali sull’istruzione’, o sulla ‘produzione e distribuzione nazionale dell’energia’ o sulle ‘grandi reti di trasporto e navigazione’ o sulla ‘tutela della salute’ perché non intervenire subito sull’articolo 116 con una legge costituzionale? Pensiamo agli effetti che avrebbe sul nostro sistema produttivo e industriale e sulla tutela della salute avere 20 discipline diverse su queste materie. Ci troviamo di fronte a una legge dalla dubbia efficacia giuridica, che marginalizza il ruolo del Parlamento a favore del Governo e, nel ribaltare il rapporto tra articolo 116 e l’articolo 117 della Costituzione, rischia di accrescere le disuguaglianze e le divisioni. Per non accrescere ulteriormente la zavorra delle disuguaglianze, per preservare l’unità e l’indivisibilità della Repubblica, il Pd vota contro il ddl Calderoli e la nostra opposizione continuerà a essere ferma e determinata”.


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