Bicamerale? “Dipende. Vediamo se e quale sarà la proposta”. Andrea Giorgis, senatore Pd e già responsabile Riforme dem, risponde così all’Adnkronos in merito a una eventuale Bicamerale per le riforme di cui parla oggi il ministro Roberto Calderoli. Se la proposta sarà utile, i dem non si sottrarranno al confronto “perché siamo convinti che siano necessarie riforme per rafforzare le istituzioni” ma, puntualizza Giorgis, “per rafforzarle va messa da parte l’illusione che l’investitura diretta sia una soluzione efficace”. Insomma, no al presidenzialismo. “Bicamerale che vuol dire? Bisogna vedere come è ipotizzato e definito il percorso e quanto è rispettoso dello spirito dell’articolo 138 della Costituzione. E’ una Bicamerale in sede referente? In sede redigente? Quale perimetro ha? In ogni caso le riforme che attengono all’assetto istituzionale, e quindi alle regole del gioco, devono essere definite in modo condiviso. Così prescrive la Costuzione e così suggeriscono prima ancora la ragionevolezza e interesse generale del Paese”, avverte Giorgis. Quanto al merito del possibile confronto, Giorgis sottolinea: “Noi siamo convinti che delle riforme siano necessarie, ma che debbano muovere nel solco della forma di governo parlamentare. Perché nessuna torsione carismatica, nessuna torsione demagogica, nessuna marginalizzazione del Parlamento rafforza la capacità di governo delle nostre istituzioni politiche”.


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