“Un ddl che con un copia incolla diventa un decreto”. Lo dichiara in aula il senatore Andrea Giorgis, capogruppo Pd in commissione Affari Costituzionali, aggiungendo: “E qual è la straordinaria urgenza che determina tutto questo? Il fatto che in Senato, grazie al lavoro delle opposizioni, sono stati approvati in commissione degli emendamenti che costringerebbero il provvedimento a una terza lettura”.
“Come poteva il Governo tollerare – prosegue il parlamentare dem – che il Parlamento potesse fare il proprio dovere? Da qui la mortificazione dell’istituzione parlamentare e la gravissima violazione di 14 nuovi reati e 9 aggravanti introdotti per decreto. Parliamo di diritto penale, un fatto che non ha precedenti e che non può essere tollerato. Per un provvedimento che, come emerso dalla discussione in commissione che ha evidenziato tutte le sue contraddizioni, non potrà mai garantire quella sicurezza che si prefigge. Il Parlamento non può essere umiliato in questo modo. Non è solo un problema di dialettica tra maggioranza e opposizione, ma una questione di democrazia, di pluralismo e di funzionamento delle istituzioni”, conclude Giorgis.


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