“Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha inviato una lettera al Presidente (il prof. Sabino Cassese) e ai componenti del CLEP nella quale evidenzia i limiti e i rischi del processo di autonomia differenziata che il Governo sta cercando di realizzare. Si tratta di limiti e di rischi (di incostituzionalità e per il bilancio dello Stato)molto seri che confermano la fondatezza delle nostre preoccupazioni e delle nostre critiche e, soprattutto, confermano la necessità di effettuare, prima di discutere di qualsiasi ipotesi di autonomia, una fotografia dettagliata della vigente situazione economica e materiale in cui versa il nostro paese, delle disuguaglianze che in esso sono presenti nella organizzazione e nella erogazione di servizi essenziali, e dunque delle risorse che occorrerebbe investire e delle soluzioni normative che occorrerebbe adottare per superare tali disuguaglianze, dando attuazione all’art.117 Cost., lett. m).
Il lavoro del Clep appare al momento “troppo generico, indeterminato e astratto”. Per offrire al Parlamento degli adeguati elementi di valutazione, per consentire al decisore politico di compiere scelte consapevoli, il CLEP non può infatti limitare il proprio compito a una mera ricognizione astratta della legislazione vigente, in relazione peraltro alle sole materie potenzialmente oggetto di trasferimento a una o più regioni.
La costituzione prescrive al legislatore di determinare e finanziare tutti i lep, in tutto il territorio nazionale. Ci dicano il Clep e il ministro Giorgetti come intendono procedere, di quante risorse occorrerebbe disporre, e il Ministro Giorgetti ci dica in particolare del collegamento del disegno di legge n.615 con la manovra di bilancio che sta per predisporre”. Così il senatore del Pd Andrea Giorgis, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama.


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