Inserire le distanze dai luoghi sensibili e servono maggiori controlli
‘La bozza del Codice dei Giochi, destinata a regolamentare il cosiddetto gioco d’azzardo ‘sotto casa’, va sicuramente modificata: non solo viene tolto ogni potere e facoltà ai Comuni di non avere sul proprio territorio alcuna sala gioco, ma scompaiono addirittura le distanze di sicurezza dai luoghi sensibili che diversi Enti locali avevano introdotto al fine di tutelare le fasce più deboli e i minori. Dico ‘scompaiono’ perchè non sappiamo se verranno introdotte dai regolamenti successivi, cui il testo fa riferimento, oppure se verranno definitivamente eliminate. Allo stato dell’arte la locuzione ‘luoghi sensibili’ compare solo un volta in ben 114 articoli’ afferma la sen. Donatella Albano del Pd, membro dell’intergruppo parlamentare contro il gioco d’azzardo, nato su iniziativa dell’on. Lorenzo Basso del Pd.
‘Fermo restando il controllo competente delle Questure sulle attività svolte nelle sale gioco e sul soddisfacimento dei requisiti previsti per chi è concessionario o chi apre una sala gioco, trovo ingiusto che si debbano dichiarare solo i nomi di chi ha una partecipazione societaria al di sopra del limite del 2%, per me chiunque ha un interesse, anche minimo, va reso pubblico.
Il governo non può far finta di non sapere che la criminalità organizzata tenta di trarre profitto dal gioco d’azzardo legale, sulla pelle dei cittadini più deboli e condizionabili. Da una parte riconosce la ludopatia come una piaga da sanare, dall’altro impedisce ai Comuni e alle Regioni di mettere un freno e tutelare i propri cittadini’ conclude la senatrice democratica.

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