Il Senato approva all’unanimità la mozione per impegnare il governo ad agire contro lo stupro come arma di guerra. La soddisfazione della senatrice Maria Spilabotte, tra i firmatari della mozione. Il Senato ha approvato all’unanimità una mozione per impegnare il governo italiano ad agire, nelle opportune sedi a livello nazionale, sovranazionale e internazionale, al fine di sollecitare l’adozione di quei provvedimenti necessari a prevenire, reprimere e mettere fine allo stupro come arma di guerra. In particolare si sollecita il governo a intervenire nell’ambito dei lavori della 68ª sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Soddisfazione è stata espressa dalla senatrice Maria Spilabotte, firmataria, assieme ad altri senatori del Partito Democratico, della mozione. Spiega la Senatrice Spilabotte: “Purtroppo nelle zone di conflitto spesso lo stupro viene compiuto in maniera sistematica e di massa su donne, ragazze, bambine e bambini, al fine di seminare il terrore tra la popolazione, disgregare famiglie o anche modificare la composizione etnica della generazione successiva. Gli effetti dello stupro in periodi di guerra, sia fisici che psicologici, sono devastanti per le vittime. Una questione drammaticamente attuale oggi in Siria: uomini e donne, adulti e bambini, in prigione o a casa. Nessuno è risparmiato e nessun posto è sicuro. Gli abusi sessuali stanno diventando uno degli aspetti più drammatici della repressione condotta dal regime di Assad. E’ un tema che a noi rievoca ricordi dolorosi, riportando alla mente l’atroce stupro di massa subito da migliaia di donne in molti centri del nostro territorio ad opera delle truppe del corpo di spedizione francese composto da marocchini e algerini. Un passaggio storico sul quale non è mai stata fatta chiarezza fino in fondo e del quale le vittime non hanno mai avuto giustizia. Anche per questo è importante questo provvedimento che impegna il Governo ad agire per porre fine allo stupro come arma di guerra”.

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