‘L’inchiesta di ‘Repubblica’ sull’esistenza di una doppia bigliettazione dell’Atac (una vera e l’altra clonata) e del conseguente ricavo di ben 70 milioni di euro completamente in nero è talmente inquietante che esige un immediato e puntuale chiarimento sul reale svolgimento e sulle dimensioni della frode che andrebbe avanti da dieci, forse 13 anni, nonché sulle responsabilità di dirigenti e politici’. Lo afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda che poi continua: ‘Sono certo che la magistratura, che aveva già inviato tre avvisi di garanzia la scorsa primavera, stia continuando ad indagare su questa incredibile frode che coinvolgerebbe diversi manager della più grande azienda di trasporto pubblico locale in Italia e anche alcuni politici. Tuttavia – aggiunge Zanda – la vicenda, così come viene descritta da ‘La Repubblica’, è talmente grave e seria da richiedere che il sindaco Marino avvii immediatamente un’inchiesta interna del Comune di Roma, azionista di Atac, il cui risultato dovrà essere noto in tempi brevissimi all’opinione pubblica. L’immediata trasparenza è l’unico modo con cui si possono fugare i sospetti o portare i responsabili in tribunale’, conclude il capogruppo democratico.

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