‘L’Italia, con l’approvazione unanime dell’Aula del Senato, diventa uno dei primi Paesi in Europa nella ratifica del Trattato ATT (Arms Trade Treaty)’. Così la senatrice PD Manuela Granaiola intervenendo in Aula.
‘Il Trattato – prosegue la senatrice PD – è un’occasione per riflettere sull’esigenza di una maggiore trasparenza anche interna riguardo alla spesa del nostro Paese per le armi. Questa legge prevede che l’Italia (e le imprese italiane) non possa esportare armi a Paesi in guerra, sottoposti a embargo dalle Nazioni Unite o che violano i diritti umani.
Inoltre prevede una serie di autorizzazioni e di controlli necessari per qualsiasi esportazioni di armi’.
‘L’unica pecca di questa legge – sottolinea Granaiola – è che non tratta in maniera sufficientemente rigorosa l’esportazione di armi leggere (spesso i controlli vengono aggirati spacciando pistole e fucili non come armi ma come strumenti sportivi). Al di là di questo resta comunque un’ottima legge, frutto di lunghissime battaglie della società civile, protrattesi per tutti gli anni ’80’.
‘Grazie all’esperienza e all’impegno dell’Italia – conclude la senatrice PD – il Trattato può essere ancora migliorato relativamente agli aspetti del commercio delle armi con gruppi privati e a quelli del commercio delle componenti delle armi stesse e delle munizioni, in questa direzione dobbiamo impegnarci’.