“Ieri al Senato è iniziata una staffetta con cui, assieme a tante altre senatrici, ricorderemo a fine seduta ogni donna che verrà uccisa per mano di un uomo a cui è o è stata legata da relazione amorosa. Lo faremo fino a che sarà necessario ricordare al Parlamento e al nostro paese l’urgenza di arginare la violenza nei confronti delle donne”. Lo afferma la senatrice del Pd Maria Cecilia Guerra.
“Lunedì notte a Modena una donna, Bernadette Fella, è stata uccisa dall’ex convivente. Martedì notte è stata la volta di Manuela Preceruti, uccisa a Dorno, a Pavia, dal compagno, davanti alla figlia. L’Istat – prosegue – ci informa che In Italia ogni 2,2 giorni viene uccisa una donna. Il 46,3% delle donne muore per mano del partner. La gravità delle violenze sessuali e fisiche è aumentata. Con la legge 119 del 2013 di contrasto alla violenza di genere, che questo Parlamento ha approvato in attuazione della Convenzione di Istanbul, il nostro paese ha riconosciuto la violenza sulle donne come violazione dei diritti umani e discriminazione di genere. Ha riconosciuto che la violenza sulle donne è un fenomeno sociale che ha le proprie radici nella relazione di potere asimmetrica fra uomini e donne. Per questo la si può prevenire, intervenendo sui fattori che la determinano. Per questo è stato proposto e approvato un piano contro la violenza sulle donne. E nel frattempo sono stati rafforzati strumenti di protezione, per garantire maggiore sicurezza alle donne minacciate. Bisogna però che queste misure funzionino e che il piano sia attuato e dunque facciamo un appello al Governo – conclude Guerra – affinché si monitorino l’applicazione, i pregi e i limiti della legge 119/2013, e soprattutto si dia piena e accurata attuazione al piano contro la violenza”.