‘Ieri Fubini, sul Corriere della Sera, ci ha spiegato che il taglio dell’Ires proposto dalla legge di Stabilità ha una ricaduta, non prevista, sugli istituti bancari. Esso infatti farà diminuire il valore dei crediti di imposta che le banche vantano nei confronti dell’erario con un’erosione del loro patrimonio stimata fra i 4 e 5 miliardi, e con rischi di pesanti ricadute sulla loro capacità di concedere crediti all’economia a sostegno della ripresa’. Così la senatrice del Pd Maria Cecilia Guerra.
‘Motivo in più – continua – per suggerire al Governo di prendere in seria considerazione l’ipotesi alternativa che la ‘minoranza’ del Pd ha avanzato con un emendamento, a prima firma Sonego, con cui proponiamo di usare la copertura prevista non per una riduzione dell’Ires, che avvantaggia le sole società di capitali medio-grandi in utile, ma per una riduzione, stabile, dei contributi a carico di tutti i datori di lavoro privati sul lavoro a tempo indeterminato. Abbiamo ottenuto a suo tempo che il Jobs Act prevedesse di portare il lavoro a tempo indeterminato a costare meno di quello a tempo determinato e parasubordinato – conclude Guerra – per questo bisogna continuare a pensare non solo agli importanti incentivi congiunturali ma anche a interventi che durino nel tempo’.